Il vetro è l’unico materiale in grado di proteggere senza nascondere. Per questo musei e luoghi d’interesse artistico non possono fare a meno di installare cristalli di sicurezza a difesa delle opere. Il vetro è impiegato non solo per teche e vetrate protettive per quadri e oggetti pregiati, ma anche per parapetti e pavimentazioni che consentono al pubblico di visionare scavi archeologici o particolari elementi architettonici senza il rischio di danneggiarli. L’impiego di vetri stratificati o temperati, inoltre, garantisce l’incolumità di visitatori e operatori in caso di rottura accidentale.
A seconda della destinazione d’uso, teche e protezioni vengono realizzate con vetri temperati o vetri stratificati con intercalari di PVB che mantengono coese le lastre in caso di rottura. Il livello di protezione offerto dal cristallo di sicurezza varia a seconda dello spessore e del numero di lastre di vetro e strati di PVB utilizzati. I vetri antieffrazione e antivandalismo, ad esempio, sono in grado di resistere a colpi inferti manualmente con oggetti contundenti o a tentativi di sfondamento, mentre i vetri antiproiettile e antiesplosione resistono anche all’impatto di pallottole e all’onda d’urto di una deflagrazione. Per questo i vetri di sicurezza temperati e stratificati sono ideali per essere impiegati come protezione nei musei, riducendo il rischio di furto o atti vandalici e limitando i danni dovuti a incendi, eventi sismici o esplosioni.
Oltre a proteggere, però, i vetri di sicurezza posti a difesa delle opere d’arte devono e garantire la perfetta visibilità dell’oggetto custodito, limitando il formarsi di spiacevoli riflessi. Inoltre, le lastre possono essere sottoposte a trattamenti che incrementano il controllo solare: un’eccessiva esposizione alla luce, infatti, potrebbe causare danni a oggetti particolarmente delicati.
Securglass di Novavetro rappresenta l’eccellenza in fatto di cristalli di sicurezza. Per questo è stato scelto per la teca protettiva posta a difesa della Pietà di Michelangelo in Vaticano, opera d’inestimabile valore, danneggiata da un atto vandalico negli anni Settanta. All’epoca, la statua era esposta senza alcuna protezione e l’attentatore fu in grado di colpirla ripetutamente con un martello procurando numerosi danni. Dopo un attento e rigoroso restauro, la Pietà è stata di nuovo esposta all’interno della Basilica di San Pietro, oggi ben protetta da una teca realizzata con vetri Securglass.